Il termine “Bachata” non ha un vero e proprio significato. All’origine non identificava un genere musicale o un ballo, ma veniva utilizzato come sinonimo di “fare baldoria” (juerga), “darsi alla pazza gioia” (parranda).
“Vamos a bachatear” non significava altro che “andiamo a fare festa” e le bachatas erano feste di quartiere animate dalla presenza del ballo e di gruppi che eseguivano musica popolare.
La bachata nasce intorno al 1920 negli ambienti poveri e degradati di Santo Domingo. Il ritmo derivava direttamente dal bolero ritmico, la guaracha e il son. Il tema principale dei testi era l’amore nelle sue vicende tragico-melanconiche tormentate da dolore, infelicità, ricordo e amarezza. Da qui il soprannome dispregiativo di “canciones de amargue” (canzoni di amarezza) che identifica per molto tempo questo nuovo genere.
Dagli anni 80 la bachata inizia a diffondersi a livello internazionale grazie ad artisti quali José Manuel Calderón e Juan Luis Guerra con il suo celebre album “Bachata Rosa”.
L’introduzione di nuovi strumenti musicali e testi più elaborati che ammiccavano all’amore, al desiderio, alla passione e alla sensualità, decretarono un successo mondiale di questo genere musicale. Tra gli autori di questo cambiamento ricordiamo Raulín Rodríguez, Anthony Santos, Joe Veras, Yóskar Sarante, Luis Vargas, Zacarías Ferreira.
Monchi y Alexandra e il Gruppo Aventura hanno infine conquistato le ultimissime generazioni grazie a ritmi più veloci e particolarmente orecchiabili.
La Bachata si balla molto stretti con piccoli passi eseguendo il tipico movimento di bacino con il “colpo” d’anca sul 4° e 8° tempo. Proprio per questo è un ballo ancor più sensuale della Salsa e l’evidente erotismo ne ha determinato inizialmente il diffondersi solo nelle classi sociali più basse.
Il ballo originale era veramente povero di figure e si ballava prevalentemente in coppia chiusa enfatizzando il colpo d'anca.
L’approdo di questo ballo in Europa ne determina una trasformazione, permettendo alla bachata di arricchirsi di figure provenienti da merengue e mambo che la resero più coreografica e accattivante.
Il tempo è in 4/4 musicali e tipici sono gli arpeggi delle chitarre e le dolci melodie di questo genere, l’unico nei caraibi a non aver subito l’influenza del ritmo africano.
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